L’anno della lepre
Arto Paasilinna

Ho letto questo libro su consiglio di amici e non sapevo bene cosa aspettarmi, forse un libro umoristico o qualcosa del genere. In realtà la storia contiene molti aspetti ironici, di critica, ma è soprattutto una passeggiata in Finlandia.

Nella parte iniziale in particolare mi sono divertito nella lettura, ma poi, man mano che la storia andava avanti avvitandosi un po’, la soddisfazione è un po’ scemata. Forse non sono in grado di cogliere tutti i rimandi e i collegamenti con la tradizione e i miti del paese, ma per esempio il lungo inseguimento dell’orso mi ha lasciato abbastanza indifferente, anzi forse mi ha infastidito. Credo che l’autore abbia voluto raccontare un certo tipo di uomo, forse la tradizione, forse il malessere della modernità, della folla, della socialità, ma non sono riuscito alla fine a sentirmi vicino a questo personaggio, senza tuttavia riuscire neppure a disapprovarlo.

Tutto sommato una lettura interessante, per la sua capacità di portarci in quei luoghi e respirare il clima e le problematiche, a tratti divertente per l’ironia tagliente di certe situazioni, specialmente verso la burocrazia, la politica, ma non entusiasmante nel suo complesso come certe recensioni mi facevano credere. Leggerei altri libri dell’autore? Non lo so, potrà capitare, ne ho uno già nella coda di lettura, ma non andrò di corsa a cercarne altri, almeno per il momento.