Scrittura Dispregiativa
Greta Cerretti

Per chi scrive, leggere un romanzo che ha al centro un corso di scrittura creativa rappresenta di per sé un divertimento. Perché Greta rende molto bene il clima e le particolari figure che chi frequenta questo tipo di ambienti conosce bene. C’è una bella dose di ironia sparsa un po’ ovunque in queste pagine, eppure a ben vedere il corso di scrittura e l’evoluzione della protagonista come scrittrice è solo una piccola parte della storia. È il suo essere persona e donna che diventa presto più importante. Personaggi credibili, pur nella loro estrema caratterizzazione, tanto che diventa inevitabile associare qualcuno di loro a persone che conosciamo.

Un romanzo breve che si legge in un paio di sedute, anche tutto di un fiato se avete tempo. Parla di sentimenti, di problemi comuni, di quella sottile mancanza che prima o poi nella vita coglie tutti e che rischia per alcuni di sfociare in depressione, mentre per altri diventa lo stimolo, l’esca che risveglia un fuoco più grande. Molto spesso invece ce la portiamo dentro per tutta la vita, inespressa e domata. Da romano dico che colgo il sapore della cicoria in questo romanzo, amara ma deliziosa.

Se vi piace la scrittura e il suo mondo o ne siete incuriositi, se vi piace il rosa ma non lo smielato, se vi piace chi parla delle cose della vita con un occhio realista, se miscelare divertimento e qualche riflessione è qualcosa che vi attira, questo è un romanzo che può interessarvi. Per me è stata una buona lettura e non faccio fatica a consigliarla.