Se devo dire la verità non sapevo bene cosa aspettarmi da questo libro. Avendo letto il ciclo “Deserto rosso” della stessa autrice nella mia mente viziata dall’abitudine avevo associato la Monticelli al genere SF. Sapevo però che non di fantascienza di trattava in questo caso. Il cambio di genere mi ha fatto affrontare la lettura con l’approccio incuriosito che ho quando incontro un nuovo autore.
Perché, non so se si è capito, ma lo ripeto per sicurezza (eh eh) questo non è un romanzo di fantascienza, ma un thriller o se volete un giallo. Confesso di aver pensato per gran parte del libro di avere in pugno la soluzione, solo per scoprire alla fine che avevo clamorosamente toppato. Forse non sono tanto bravo a dedurre o forse Rita è stata abile nel giocare le sue carte con il lettore. La storia è interessante e scorre rapida, la scrittura dell’autrice è quella che già conoscevo e non riserva sorprese negative mantenendo lo standard qualitativo a cui ci aveva abituato.
In generale un libro giallo di buon livello che si legge con piacere ma a cui forse manca quella particolarità, quel tratto caratteristico, che rende una serie speciale e in qualche modo unica, distinguendola da ogni altra. Considerando che si tratta del primo capitolo di quella che potrebbe anche essere una lunga sequenza direi che ci sarà tutto il tempo per vedere se personaggi e ambientazione andranno a perfezionarsi ulteriormente. Per ora mi sento di poter consigliare la lettura del libro, specialmente se vi erano già piaciuti i romanzi SF della stessa autrice. In fondo la mano è quella e si vede.
Mentre voi vi mettete a pari io mi vado a prendere la seconda puntata.
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