Sembra quindi che la famigerata cordata italiana altro non sia che una sbiadita replica di quella proposta Airone già vista qualche tempo fa e, a mio parere, giustamente respinta.
Non solo, ma la cura questa volta sarà ben peggiore di quella prospettata qualche mese fa da Air France, si parla infatti di quattromila esuberi.
L’azione non coordinata ma sicuramente congiunta di Berlusconi da una parte e dei sindacati dall’altra fece naufragare l’accordo con Air France, che ora non sembra più tanto terribile, ed appare sempre più un’occasione persa.
Personalmente, per il poco che ci capisco, vedo male la fusione con Airone.
Prima di tutto perché comporterebbe la concentrazione in un’unico vettore di slot come il Roma-Milano che passerebbero praticamente in monopolio. Non credo che l’antitrust ce lo permetterà, ma anche fosse, non è cosa buona per il nostro paese.
Poi perché questa insistenza di Airone nel volere ingoiare questa polpettona avvelenata mi sembra alquanto sospetta. Come vanno le finanze di Airone? Ci sono forse problemi finanziari anche da quella parte?
Certo è che i problemi di Airone, se ce ne fossero, sparirebbero nel calderone della fusione, salvando teoricamente l’una e l’altra azienda, oppure facendole affondare entrambe.
Staremo a vedere, ma questa storia più va avanti e più puzza…
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