I risultati e gli effetti di questo voto li commenterò con calma stasera, per ora voglio solo ribadire un vecchio concetto cui sono affezionato e che non sembra essere condiviso da molti.
Noi siamo cittadini, non tifosi.
Quando votiamo esprimiamo la nostra preferenza, la nostra scelta, per una certa persona, un certo partito. Ma il voto si esaurisce nell’urna. Non appena ne usciamo siamo di nuovo cittadini, non tifosi.
Che vinca l’uno oppure l’altro il nostro atteggiamento, al di la del disappunto o della soddisfazione iniziale, dovrebbe mantenersi equivalente.
Un cittadino una volta proclamato il vincitore, una volta formato un governo, dovrebbe dimenticare per chi ha votato ed iniziare a valutare il lavoro di questo parlamento, di questo governo, con gli occhi liberi ed indipendenti del cittadino.
Spesso invece non dimentichiamo per chi abbiamo votato e tendiamo a considerare il nuovo governo sotto questa deformazione, giudicandolo buono o cattivo prima ancora che abbia iniziato ad agire.
Peggio ancora ci ritroviamo a considerare buone le scelte che fa solo perché lo abbiamo votato, e viceversa. Come tifosi di una squadra di calcio consideriamo accettabile il “vaffanculo” del nostro idolo e protestiamo vivacemente per quello del nostro avversario.
Siamo tifosi della politica, e come tali smettiamo di ragionare con la testa, perché si sa, il tifoso non ragiona, il tifoso ama…
Smettete per favore di essere tifosi, siate cittadini. Dimenticate il vostro voto e cominciate a valutare criticamente, ed obbiettivamente l’azione di chi ci governerà, e dell’opposizione.
Solo così, solo essendo liberi dal tifo e dalla passione, sapremo valutare errori e cose buone, e saremo in grado in futuro di valutare correttamente le scelte per il nostro futuro. Senza cantare canzoncine idiote, senza seguire il gregge, senza sventolare bandiere di cui non cogliamo neppure il significato.
Liberi cittadini, pensanti e critici, mai tifosi….
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