Milanese, miliardario, residente in Svizzera, alla guida di un SUV…

Neanche in una scenetta di varietà si sarebbe potuto pensare ad un antipatico migliore.

Antipatico perché milanese (a tutti tranne che ai milanesi ovviamente), antipatico perché straricco, antipatico perché residente in Svizzera, il che nel nostro immaginario significa avere bei soldi al sicuro dalle tasse, antipatico perché alla guida di un macchinone che la maggior parte di noi comuni mortali non ci sogniamo di comprare…

Lo vedo male, comunque vada, anche se dovesse salvarsi da eventuali addebiti di responsabilità per l’incidente di ieri, passerà un periodaccio, e forse avrà anche qualche simpatica visita dalla Finanza…

Davvero non so se sia sua la colpa di quell’incidente, ma non importa, è l’antipatico perfetto e un cattivo serve sempre in questi casi, se non lui un altro, che so il pedone che attraversava oppure l’autista del bus…

Perché se c’è un cattivo, un antipatico fetente, allora ci sentiamo meglio, ché cose come queste devono succedere per colpa di qualcuno, e non per un semplice sfiga, per un caso del destino…

Perché per morire, vogliamo ci sia un perché.