Recentemente il Garante per la Privacy ha emesso una delibera che imporrebbe ai gestori telefonici la cancellazione dei dati relativi alla navigazione degli utenti.

Ovviamente la cosa è stata accolta con grande gioia dagli utenti e alcuni hanno espresso sospetti riguardo al trattamento che di questi dati facevano i gestori.

Dalla mia posizione di privilegio (lavoro per uno di questi gestori e mi sono occupato recentemente proprio di questi temi), sono in grado di dire, per quello che sono le mie conoscenze, che questi sospetti sono infondati. Non solo i log destinati alla magistratura non sono utilizzati per altri scopi, ma sono protetti da qualsiasi accesso con misure di sicurezza maniacali. Certo qualsiasi sistema può essere violato e abusato, ma viene fatto tutto il possibile per evitarlo, con costi ingenti.

Al di la di questo, la mia esperienza mi dice che l’ultima mossa del Garante procurerà non poche grane ai gestori, per il semplice motivo che ora ci troviamo di fronte a due diverse autorità dello Stato che ci ordinano di fare cose tra loro discordanti.

Da una parte il parlamento ha recentemente prorogato i termini del vecchio decreto anti-terrorismo Pisanu, il quale SOSPENDE la validità delle regole sulla privacy, imponendo ai gestori la conservazione di qualsiasi log sia prodotto dai sistemi informatici. Dall’altra abbiamo questo nuovo atto del Garante che ci impone di cancellare tutto.

Ovviamente si procederà per via legale, ma vi assicuro che i Gestori Telefonici sarebbero BEN FELICI di poter cancellare TUTTO, SEMPRE.

Tutto il resto è solo fuffa, e la cosa più grave, che nessuno sembra vedere, è che siamo in uno Stato che emette provvedimenti impegnativi per le aziende in maniera non coordinata e confusionaria, senza una strategia, con grande nocumento per queste stesse aziende, sia dal punto di vista economico che di immagine.