Nella malaugurata quanto improbabile ipotese che, dopo la mia morte, un’accozzaglia di pazzi decida di beatificarmi, e successivamente santificarmi, io, in pieno possesso delle mie facoltà mentali, lascio queste mie volontà:
- il mio corpo deve essere sepolto in maniera normale, possibilmente in terra e non in un loculo, in una cassa che non duri troppo, per un tempo il più breve possibile, in maniera tale che si possa liberamente trasformare in mondezza e polvere, come da regola, per poi finire nell’ossario comune, indistinto dagli altri;
- in alternativa sia incenerito e le ceneri sparse e disperse;
- in nessun caso sia consentito che la mia salma sia riesumata e fatta oggetto di venerazione o culto o comunque visitata da stuoli di fedeli in cerca di miracoli ed intercessioni;
- il giorno seguente l’eventuale beatificazione e la santificazione successiva sia pubblicato nello spazio dedicato ai necrologi dei maggiori quotidiani il seguente annuncio: Mario Pacchiarotti, fatto beato (santo) CONTRO LA SUA VOLONTA’, non preghiere ma opere di bene…
E se scopro che barate, vi vengo a tirare i piedi…
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