Da molto tempo ho l’impressione che le associazioni di consumatori siano diventate qualcosa che a tutto serve fuorché a risolvere i reali problemi dei consumatori.
Prendiamo per esempio questo intervento dell’Adiconsum sul formato delle trasmissioni televisive. Su cosa verte la battaglia? Sul fatto che le TV trasmettono le trasmissioni in formato 4:3 invece che 16:9 e sui televisori 16:9 dei poveri consumatori questo alla lunga potrebbe causare persistenza nei pixel laterali che sono sempre neri.
Perbacco che problemone!! Non ci dormivo la notte….
Ma non è solo sulla pochezza del problema che mi stupisco, c’è anche da osservare l’inconsistenza di tutta la contestazione. Si propone di forzare le TV a trasmettere in 16:9, ma che significa questo? Dovrebbero convertire una trasmissione girata in 4:3 nel formato 16:9? Così facendo si conserverebbe intatto il problema sollevato, poiché avremmo o la deformazione della trasmissione o le solite bande nere laterali.
Dovrebbero trasmettere solo trasmissioni nativamente create in 16:9? La richiesta è semplicemente ridicola. Ancora più ridicola questa frase dell’articolo di Repubblica: “Si noti che i programmi in 16:9 si vedranno comunque bene sulle vecchie Tv 4:3; solo, saranno create due bande, in alto e in basso sullo schermo (avviene lo stesso ora con i Dvd).”
Le vecchie TV ? Guardate che esistono tantissime nuove TV con schermi LCD in formato 4:3, per queste il problema dei pixel persistenti si avrebbe lo stesso, nelle fasce in alto e in basso. Che facciamo figli e figliastri?
Insomma se questi sono i problemi che un’associazione di consumatori mi deve aiutare a risolvere posso anche farne a meno… Non voglio assolutamente pensare che cose come questa, e ne escono continuamente, servano solo a far un po di rumore, tanto per far vedere al mondo che si sta facendo qualcosa…
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