….dipende
da che dipende?
da che punto guardi il mondo tutto dipende…..
Jarabe de Palo
La notizia è questa, anche se non è proprio della notizia che voglio parlare:
Google nell’introdurre Android, il nuovo sistema di base per la telefonia, ha creato un concorso per sviluppatori con un succoso montepremi (10 milioni di dollari), pochissimi paesi al mondo però sono esclusi dalla competizione, e tra questi spicca l’Italia.
Succede che la burocrazia italiana in tema di concorsi a premi sia tale da scoraggiare Google. Ma non è la sola, sono tantissimi i casi in cui questo accade. Word of Warcraft per esempio di tanto in tanto lancia piccoli concorsi con premi più simbolici che reali, eppure anche loro lasciano fuori gli italiani.
Ce ne sono a bizzeffe di questi casi, cercando un po per al rete potete trovarne. In un mondo globale anche i concorsi a premi lo sono, le multinazionali sono tante e i prodotti omogenei su tutti i mercati, così anche le campagne promozionali tendono ad essere globali. Ma l’Italia se c’è da prendere un premio è off limits.
Ma veniamo al punto. Come al solito a fronte di una cosa come questa si solleva un’ondata di reazioni, critiche, sconforto, lamentele e ingiurie. Tutto giusto, per carità, l’Italia per una compagnia estera è un vero groviglio di burocrazia aliena, però mi faccio una domanda…
Possibile che stante questa situazione tutti abbiano qualche lamentela da fare, ma nessuno, almeno che io sappia, ha “guardato il mondo da un altra posizione“?
Voglio dire… non la vedete l’opportunità? Perché non nasce una piccola start-up che si prende come business quello di risolvere in un battibaleno, per le aziende estere, i nostri problemi di burocrazia? Io penso che società come Google non avrebbero problemi a cacciare qualche mucchietto di euro per togliersi di torno questi pensieri, e ovviamente non parlo solo di concorsi a premi, ma di tutta la burocrazia italiano con la quale hanno a che fare le società estere…
Con tutti i laureati in legge disoccupati che abbiamo non se ne trovano un paio che fanno il tentativo?
Scommetto un cappuccino che se vado online trovo una società californiana che mi risolve tutti i problemi del mondo se voglio aprire una filiale o una società in California, e ci metto sopra un cornetto alla panna se mi trovate una società italiana che lo fa qui da noi.
Insomma, “da che punto guardi il mondo tutto dipende“…
Non è male l’idea, solo che per attuarla bisognerebbe essere veramente masochisti!
A me già preoccupa la burocrazia di ordinaria amministrazione, figuriamoci quella extra!
Però l’idea di società di servizi è proprio quella, fare per gli altri le cose che nessuno ha voglia di fare… Non so se potrebbe davvero riuscire, ma se davvero c’è tanta gente che non trova lavoro anche un tentativo di questo tipo si potrebbe fare no? E secondo me troverebbero anche qualcuno che li finanzia.