Oggi mi cimento in un’impresa ardita: associare il concetto di risparmio ad uno strumento di spesa, una particolare tipologia di carta di credito, la “ricaricabile“.
Carta di Credito Ricaricabile: come funziona
Il primo concetto da chiarire parlando di carte di credito ricaricabili è che… non sono carte di credito. Utilizzandole infatti non vi viene mai e per nessun motivo concesso del credito. In realtà si tratta piuttosto di strumenti simili a quelli che vengono chiamati “borsellini elettronici“, in pratica voi, in maniera anticipata, vi ponete dentro dei soldi vostri, e successivamente utilizzate quei fondi.
La nomenclatura “carta di credito” rimane valida perché tecnicamente la utilizzate proprio come una normale carta di credito, è a livello di back office che il funzionamento cambia, per le carte di credito “normali” spendendo soldi contraete un debito (la banca quindi vi concede un credito), mentre per le ricaricabili state semplicemente spendendo soldi vostri momentaneamente appoggiati in un conto virtuale associato alla carta.
I vantaggi per la banca sono: nessun rischio di credito, nessun interesse pagato da parte loro sui vostri soldi depositati nel conto virtuale associato alla carta, possibile incasso di commissioni per le ricariche, incasso di commissioni quando utilizzate la carta.
I vantaggi per voi sono: maggiore sicurezza nell’utilizzo della carta poiché in caso di frodi o furti di identità il massimo importo che può essere prelevato corrisponde a quanto avevate caricato sulla carta; risparmio (generalmente) della quota annua rispetto alle carte tradizionali.
Da un punto di vista puramente economico quindi non ci sono grossi vantaggi da parte nostra ad utilizzare una carta ricaricabile: mettiamo i soldi in anticipo invece che pagare dopo un mese, non ci rendono interessi, paghiamo spesso una commissione per le ricariche.
Ci sono però molte occasioni in cui una carta di questo tipo può essere estremamente utile. Ad esempio usandola su internet aumentiamo la sicurezza dei nostri acquisti, potremmo caricarla “al volo” della sola cifra necessaria all’acquisto (o pochi euro in più) pochi attimi prima di fare la transazione online e quindi mantenere sempre un importo quasi nullo all’interno del portafoglio virtuale.
Bene, penso che sia ora chiaro a tutti cosa sia una ricaricabile e come funzioni, vediamo ora perché io lo considero, se utilizzata in un certo modo, uno strumento di risparmio, o quantomeno di supporto al risparmio, nonché un ottimo strumento educativo per i nostri figli.
Carta di Credito Ricaricabile: uno strumento di risparmio
Nonostante io parli molto spesso di risparmio, e sia un forte sostenitore dell’opportunità di accantonare regolarmente dei soldi, al tempo stesso sono altrettanto convinto che nella vita molta della gioia provenga dalle piccole cose.
Nella rete ci sono una miriade di siti legati alla cultura americana specializzati nel risparmio e molti di questi orientati ad un metodo basato sulla dottrina della frugalità (frugal). Io non la penso in questo modo, perché se è assolutamente vero che si spendono belle quantità di soldi in piccole cose spesso inutili, è altrettanto vero che eliminare radicalmente questo stile di spesa un po spensierato può rendere la vita davvero triste.
Come conciliare dunque la necessità di non esagerare nelle spese, di accantonare denaro, con quella di vivere comunque sereni senza eliminare quelle piccole ma essenziali soddisfazioni che le “piccole spese non essenziali” ci danno?
La mia risposta è abbastanza semplice: fissate un limite ragionevole ed all’interno di quel limite spendete come vi pare. Il concetto di limite ragionevole chiaramente può cambiare di persona in persona, in base alla propria disponibilità economica ed al proprio carattere. Ognuno dovrà ragionare autonomamente su questo e fissare un proprio limite mensile di spesa “allegra“.
Vi faccio notare che questo metodo ha i suoi vantaggi anche quando applicato da persone che normalmente sono molto restie a spendere soldi in “sciocchezze“, in questo caso infatti riusciranno probabilmente a spendere qualche soldo per loro senza i soliti sensi di colpa.
Tengo a sottolineare che qui non stiamo parlando di spese straordinarie, che vanno gestite normalmente, ma di quelle piccole (ma non piccolissime ed a volte anche non tanto piccole) spese che affrontiamo spesso più per sfizio che per necessità. Credo che ognuno di noi sappia bene a cosa mi riferisco.
Ma come gestire questa cifra? Ecco entrare in gioco la carta di credito ricaricabile.
Nel mio caso ho fissato questo budget mensile esattamente a cinquanta euro. Per alcuni di voi potranno sembrare pochi, per altri troppi, nella mia esperienza è una cifra sufficiente.
Ho attivato una carta ricaricabile Fineco, costo annuo circa 6€, non ho fatto particolari ricerche di mercato, mi servivano due caratteristiche e questa le aveva: nessun costo di ricarica e possibilmente opzione di ricarica automatica.
Ogni primo del mese Fineco effettua automaticamente una ricarica di 50€ sulla carta di credito. Quando voglio comprare qualche cosa di “inutile“, uno sfizio, la utilizzo.
In questo modo ho la piena consapevolezza del mio piccolo budget, evito di fare acquisti “inutili” in altre maniere, ma contemporaneamente di tanto in tanto posso comprare “stupidate” senza sentirmi troppo spendaccione. Non solo, ma l’aver riservato questo strumento alle spese sfiziose mi ha distolto spesso dall’effettuare quel tipo di acquisti di cui ci si pente sempre, gli acquisti d’istinto, che finiscono sempre per farci ritrovare per le mani qualcosa che finisce dimenticato in un cassetto.
La ricarica periodica inoltre, se si assume questo atteggiamento, può portare ad accantonare piccole ma consistenti somme sulla ricaricabile, con la possibilità di tanto in tanto di concederci l’acquisto di qualcosa di un po più “grosso“, oggetti superflui che altrimenti sarebbe al di fuori della nostra capacità psicologica di acquisto.
Chiaramente ognuno ha i suoi parametri, le cifre possono cambiare anche molto, ma il metodo rimane buono, ci si possono fare regali, si possono spendere per se, impiegandoli in piccoli acquisti ripetuti o di tanto in tanto per cose più importanti.
Questa strategia di utilizzo della ricaricabile trasforma un momento di spesa in uno strumento di risparmio, perché contribuisce con forza a tenere sotto controllo un certo tipo di acquisto che, specialmente per alcune persone, può rappresentare una voce consistente ed incontrollata del proprio bilancio.
Carta di Credito Ricaricabile: uno strumento educativo
L’ultimo aspetto su cui volevo puntare l’attenzione parlando di carte ricaricabili è la loro valenza educativa.
L’applicazione più forte di tale caratteristica è quella relativa ai figli adolescenti. Ragazzi e ragazze delle medie dovrebbero già ricevere dalla famiglia le prime nozioni di economia, ed iniziare a “toccare con mano” la valenza dei soldi. Qui i discorsi sarebbero lunghi e complessi e prima o poi ci tornerò, per ora mi interessa solo dire che una semplice carta ricaricabile dove accreditare mensilmente la paghetta dei nostri figli può rappresentare già un bell’esempio di piccolo “conto corrente” da gestire in proprio, autonomamente.
Le caratteristiche personali usciranno fuori immediatamente. Alcuni ragazzi preferiranno conservare quel piccolo gruzzolo e spenderlo per cose “importanti“, altri magari per andare in discoteca o comprare un capo di abbigliamento…
In teoria lo stesso effetto si potrebbe ottenere con un’attenta gestione della paghetta “monetaria“, ma lo strumento elettronico, con tanto di estratti conto e applicazioni online, comporta di fatto una maggiore enfasi e strutturazione delle operazioni fatte ed una più forte comprensione/consapevolezza delle proprie azioni da parte dei ragazzi.
Alcune carte poi, per esempio quella del BancoPosta, consentono di accedere al conto carta autonomamente da quello del conto corrente, caratteristica che permette ai ragazzi di prendere confidenza, in modo autonomo o semi autonomo, anche con gli strumenti online, senza troppi rischi.
Con questo concludo questo lungo articolo notturno, spero di non avervi annoiato.
io ho 14 anni, posso farmela per conto mio?
Non sono certo al 100% ma temo di no. Poste per esempio prevede la ricaricabile anche per i minorenni, ma serve la firma dei genitori (lo so perchè l’ho fatta a suo tempo a mia figlia). E di alcune banche sono sicuro che è presente una versione per ragazzi, ma sempre con la firma dei genitori. Parlane con i tuoi, in fondo è una cosa che potrebbe anche fargli piacere no ?