Enzo Biagi ci ha lasciato oggi. Anche in questo caso l’età e la tranquillità dell’uomo ci dovrebbero portare a salutarlo con serenità.
Probabilmente ora anche i nemici lo onoreranno, come si fa sempre quando uno muore. Io non l’ho mai considerato parte di uno schieramento, semplicemente amavo il modo con cui raccontava le cose. Penso che ogni persona dotata di cervello funzionante sia in grado di giudicare da solo ogni cosa, e giornalisti come lui sapevano semplicemente far nascere domande, senza forzare troppo le risposte. Ma questa è solo la mia opinione, altri potrebbero pensarla diversamente.
Nel salutarlo voglio ricordare come un uomo così poco aggressivo e gentile abbia suscitato tanto odio.
Poco fa stavo cercando un suo libro online e ho notato una cosa assurda.
Dello stesso libro ci sono due versioni si IBS, ed entrambe hanno dei commenti.
Guardateli e giudicate voi, le due facce della medaglia.
Ma se invece volete leggere qualcosa di lui che sia al di la di quelle beghe vi consiglio un altro libro, che forse meglio di altri può ricordarcelo.
E’ semplicemente un canto d’amore, e penso che sia il modo migliore di salutarlo, ricordando con quanta tenerezza ha amato la sua compagna, per tutta una vita.
Son giornate strane, cadono molte foglie.
La caduta di questa foglia ha tolto molta ombra dal nostro albero… Siamo davvero in autunno…