PUD GNU Linux è una distro un po speciale. Per prima cosa è una delle poche che conosco basata su Ubuntu, anzi visto che usa XFCE come manager somiglia più a Xubuntu.

Poi perché nasce nativamente in Cinese ed è disponibile in seconda battuta in inglese. E anche questa è una cosa abbastanza interessante.

Infine la cosa che mi interessa più di tutte è che gli sviluppatori che l’hanno assemblata hanno utilizzato un approccio secondo me originale, patchando il kernel con aufs, squashfs e lzma, secondo una prassi già consolidata in tutte le distro live basate su Slackware e sugli script di Tomas Matejicek, autore di Slax.

Il sistema è molto piccolo rispetto ad un normale Ubuntu e in effetti contiene solo un minimo di applicazioni, ma non dovrebbe essere complicato espanderlo. Giocherellandoci un pochino mi ha dato l’idea di essere abbastanza stabile anche se alcuni programmi sembrano avere problemi marginali. Bel lavoro comunque, ed anche una buona occasione per sfruttare il kernel già pronto per altri possibili sistemi live.

Unica nota negativa è la non disponibilità online dei sorgenti degli script di creazione del livecd, nonostante l’adozione della GPL.

pug1.png pug2.png pug3.png

Per poterlo installare su di una USB ci sono due modi, uno semplice, che ovviamente non ho provato perché altrimenti non mi diverto, che consiste nell’avviare il LiveCD, scaricare un minuscolo pacchettino ed eseguirlo, come spiegato in questa pagina.

L’altro è quello che ho utilizzato, smanettando sull’ISO del sistema. Ed è comunque molto semplice, dobbiamo scaricare la ISO del sistema dal sito degli autori, quindi montarla su una cartella (nel mio caso /mnt/test ) per poter accedere ai file contenuti all’interno:

mount pud-0.4.8.iso /mnt/test -o loop

Ci serve anche una pendrive già formattata e configurata per effettuare il boot. Nel mio caso la pendrive USB era montata sul device /dev/sdb con un file system vfat (FAT32) montato in /mnt/sdb1 . Sposto i file necessari dalla ISO alla pendrive:

cp /mnt/test/initrd.gz /mnt/sdb1
cp /mnt/test/vmlinuz /mnt/sdb1
cp -r /mnt/test/casper /mnt/sdb1
sync

Quindi creiamo un file chiamato syslinux.cfg sulla pendrive e inseriamoci dentro queste righe (attenzione la riga con APPEND è l’ultima e non ci devono essere salti accapo).

PROMPT 1
TIMEOUT 150
DEFAULT linux

LABEL linux
MENU Home Edition (English)
KERNEL vmlinuz
APPEND initrd=initrd.gz root=/dev/ram rw boot=casper showmounts wm=en splash quiet aufs

Infine come ultima cosa è necessario installare il boot di syslinux:

syslinux /dev/sdb1

Se tutto è andato bene il vostro pendrive sarà pronto all’uso.