Come ben sanno i miei lettori abituali, io non sono certo uno di quelli che vanno pazzi per le politiche Statunitensi, ma è anche altrettanto vero che riconosco una buona idea quando la vedo.
Ed in questo caso credo proprio che gli americani, anzi, per essere preciso i Californiani, abbiano colto nel segno con una piccola norma emessa dall’ente per l’energia.
La norma in questione è molto semplice, ma in un certo senso rivoluzionaria. A partire dal 2020 le nuove case costruite in California dovranno soddisfare un piccolo requisito: quello di essere “zero energy house“.
No, non si pretende che non consumino energia, ma quasi. Dovranno produrre una quantità di energia uguale a quella che consumano. Fantascienza ? Al momento probabilmente si potrebbe ritenere la norma troppo ambiziosa, ma il genio dei promotori è proprio nell’ambizione, accoppiata con una buona pianificazione.
Io costruttori avranno infatti ben tredici anni per adeguarsi e potete star certi che questo stimolerà di parecchio l’ottimizzazione e la ricerca di materiali e progetti volti a raggiungere quel risultato.
Tra l’altro ci sono alcuni interessanti tentativi di raggiungere già oggi questo risultato e uno stimolo così forte come questa regolamentazione non potrà che giovare.
Confrontate questo approccio con quello italiano, fatto di sconti, supervalutazione dell’energia venduta e sgravi fiscali. Secondo voi quale dei due è migliore?
Per me non ci sono discussioni. Il nostro approccio favorisce forse l’ottimizzazione della catena di produzione, e sottolineo forse, aumentando i volumi di vendita. E sicuramente consolida un certo numero di imprese che lavorano sull’impiantistica degli apparati sotto “promozione”.
L’approccio californiano fa molto ma molto di più. Stimola l’investimento nel settore, la ricerca di nuove soluzioni e tecnologie e soprattutto pone una base solida su cui lavorare per tutti gli operatori del settore, attraverso la certezza di un ritorno economico a partire dal 2020, anno in cui nessuno potrà più costruire case che non facciano largo uso di tecnologie di risparmio e produzione energetica.
Certo ci vuole un po di coraggio e la coerenza di tutti i governi che si susseguiranno nei prossimi tredici anni, ma sono certo che entrambe saranno premiate.
Che dire, speriamo che i nostri politici ne traggano la giusta ispirazione.
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