Il colpo di fulmine tra me e il risparmio, o l’investimento se preferite, è avvenuto alcuni anni fa quando mi sono imbattuto in un sito Internet americano, dal quale rimasi folgorato.
Devo dire che oggi non condivido più tutto quello che la filosofia di quel sito dice, o almeno, ho sviluppato un mio stile di investimento che differisce anche significativamente da quello che viene impostato nel sito.
Tuttavia la stragrande maggioranza delle cose dette in quella sede rimangono valide e sono da tenere in considerazione nello sviluppare la propria disciplina di investimento.
Il sito in questione si chiama Fool.com e, se ve la cavate abbastanza bene con l’inglese, vi consiglio di spenderci un poco del vostro tempo, anche se qui di seguito ne illustrerò ora i principi fondamentali e secondo me importanti per costruire il proprio bagaglio da investitore.
L’impostazione del sito è tipicamente americana. L’obiettivo prefissato è il raggiungimento dell’indipendenza finanziaria, con lo scopo di “ritirarsi“, andare in pensione insomma.
Quando ho letto per la prima volta queste pagine non avevo alcuna idea su cosa significasse investire, quali strumenti esistessero, come funzionassero. Questo perchè in Italia chi nasce in una famiglia “normale” (e anche molti di quelli che nascono in famiglie “speciali“), non ha alcuna idea di cosa significhi investire, di cosa significhi gestire i propri risparmi.
Oggi per me resta inconcepibile come nella nostra scuola non si insegnino le basi di questa materia, assolutamente necessarie per ogni cittadino. La costruzione di una solidità finanziaria è un lavoro che richiede generalmente moltissimi anni, prima si inizia a lavorare più facilmente si raggiunge qualche risultato.
Il concetto alla base della filosofia dei nostri amici “folli” è che ognuno si debba gestire i propri investimenti in prima persona, senza utilizzare intermediari, divertendosi e realizzando maggiori guadagni.
Sulla base di questo concetto il sito mette in lista una serie di azioni, tutte di buon senso comune, che adottate con sistemicità avrebbero portato al raggiungimento del nobile scopo.
Poichè rimangono valide anche oggi eccovi la spiegazione di alcune di queste azioni.
Eliminazione (per quanto possibile) dei debiti.
Sembra una cosa banale, ma anche io ho conosciuto molta gente che aveva soldi investiti, magari in fondi monetari (un fondo che investe in titoli a bassissimo rischio e bassissima renumerazione), e contemporaneamente aveva migliaia di euro di saldo negativo sul conto corrente o sulla carta di credito, magari revolving con tassi elevati.
E’ banale dirlo, ma questo è un puro suicidio dal punto di vista dell’investimento, o anche del semplice risparmio.
Gli interessi passivi su una carta di debito o su un conto corrente sono ovviamente molto, molto più alti di quelli che potreste realizzare con la maggior parte degli investimenti a basso rischio. Inoltre ogni investimento ha un suo rischio di perdita, magari piccolo ma sempre concreto, mentre ripianare i debiti porta ad un guadagno effettivo, immediato e sicuro.
La prima forma di investimento che dovete quindi prendere in considerazione è l’eliminazione dei debiti ad alto interesse (tipicamente carte di debito, o revolving, e scoperti o fidi di conto corrente e simili strumenti finanziari).
Ogni euro investito in questo modo, riducendo il debito, ha un rendimento uguale a quello del tasso di interesse passivo che vi viene addebitato per quel debito, ineguagliabile con altre forme di investimento senza rischi.
Mettete giù un elenco di tutti i debiti che generano interessi e cercate di capire se potete eliminare qualcuno di questi, ma soprattutto prendete coscienza dell’esatto tasso di interesse negativo che viene generato. Se avete un mutuo acceso al 7% e la stessa quantità di denaro accantonata in un conto che rende il 2% dovreste fare qualche calcolo (costi di estinzione etc) per capire se non vi convenga estinguere il debito e cominciare ad accantonare in risparmio la rata che finora spendevate per pagarlo.
Liquidità
Una volta sistemata la partita dei debiti potete cominciare a pensare a come investire in altre maniere i vostri soldi.
La prima cosa da fare è stabilire quanti soldi volete mantenere liquidi, pronti per essere impiegati.
Questa è una cosa in cui nessun altro può aiutarvi, solo voi infatti sapete in che situazione siete, cosa vi prospetta il futuro.
L’intento è quello di avere una certa cifra a disposizione per affrontare le eventuali emergenze (malattie, periodi di scarse entrate etc) o le previsioni di spese future pianificate (ristrutturazioni, acquisto di una macchina etc).
Chiaramente la cifra da mantenere dipende molto da voi, dal fatto di avere o meno un’assicurazione sulla vita o di malattia, dal tipo di lavoro che svolgete etc.
Io per esempio al momento, avendo casa di proprietà, nessun mutuo, assicurazione sanitaria e nessuna previsione di spese a breve, mantengo almeno il 25% dei miei investimenti in liquidità.
Il posto ideale (almeno per me) dove tenere questa liquidità è il Conto Arancio di ING. E’ un modo di tenere questi soldi separati dal conto corrente normale (dove finirei inevitabilmente per spenderli), rende più di un normale conto corrente, è sicuro, ed ha la possibilità di riutilizzare i soldi in pochi giorni. Ci sono in realtà anche altri conti che consentono qualcosa del genere, utilizzateli pure in alternativa, purchè abbiano le stesse caratteristiche. Io di seguito continuerò comunque per semplicità a fare riferimento a Conto Arancio.
Vedremo poi altri utilizzi per il Conto Arancio, ma per ora sappiate che, considerando il costo nullo della sua tenuta, non ha nessun senso non averlo.
Ma il vero plus del Conto Arancio sta nel suo meccanismo di prelievi automatici dal vostro conto corrente.
Il mio schema di utilizzo è questo. Mensilmente una parte dei miei soldi prefissata passa automaticamente dal conto corrente dove ricevo lo stipendio al Conto Arancio. Quando sul Conto Arancio c’è la cifra di liquidità che mi sono prefissato di avere come fondo emergenze, sposto il residuo eccedente sul mio conto di investimento.
L’idea di fondo è che gli investimenti veri e propri non dovrebbero essere disinvestiti per necessità, magari realizzando perdite che si potrebbero evitare. A questo serve il cuscinetto di liquidità destinato alle emergenze.
Questo sistema di alimentazione automatica del Conto Arancio tra l’altro consente di “forzare” il risparmio di una cifra fissa ogni mese, magari piccola, magari grande, a seconda delle possibilità di ognuno.
C’è un effetto psicologico in questo. L’accantonamento su Conto Arancio diventa come una specie di bolletta o di rata, vi abituate a fare a meno di quei soldi e risparmiate senza accorgervi di farlo.
Mi rendo conto che per alcune famiglie mettere da parte anche piccole cifre sembra impossibile, ma vi assicuro che utilizzando il meccanismo del prelievo automatico tutto diventa più semplice.
Non fatevi scoraggiare dall’esiguità degli importi. Anche 50 euro al mese sono qualcosa, un punto di inizio, ed è molto importante, anche psicologicamente avere questa abitudine.
Per oggi concludo, avete già parecchio da fare, analizzare la situazione dei vostri debiti, capire quanto potete diminuirli, fino ad annullarli, o se volete potete trasformarli da debiti ad alto tasso di interesse (come le carte di debito) a debiti a basso tasso (come i mutui ed alcuni prestiti personali particolari).
Dovete poi decidere quale cifra volete accantonare come fondo di emergenza per le spese impreviste e cominciare a creare questa cifra attraverso l’accumulo mensile di quello che potete risparmiare…
Ciao,
ho trovato il tuo blog casualmente e lo sto leggendo con interesse… avevo in mente il tuo stesso schema di risparmio e ora penso che inizierò ad attuarlo… mi piacerebbe scambiare pareri con te.
Ciao
Grazie
Grazie, ti mando la mia email.
Anche io mi sono im battuto per “caso” in questo blog ed anche io ho trovato i tuoi consigli molto intelligenti! mi piacerebbe conoscere la tua email
Ilario