Avete mai provato a piantare un’arachide? Si, una nocciolina americana…

No? Molto male.

Ovviamente non potrete piantare una nocciolina di quelle tostate, non può nascere, il seme è morto. Ma se capitate in una di quelle fiere di paese o in altra occasione nella quale c’è un ambulante che vende noccioline tostandole direttamente, potete provare a chiedergli qualche nocciolina non tostata. Quelle nascono.

Ed è una bella esperienza, piantare la nocciolina di Superpippo in un bel vaso. Grande mi raccomando, perchè per poter vedere la parte più divertente della cosa è necessario che la pianta abbia un bel po di terra libera intorno. E mi raccomando che sia terra molto sciolta, friabile, non dura.

Il meccanismo è fin troppo semplice, prendete un paio delle noccioline non tostate che vi sono state date e piantatele qualche centimentro sotto terra. Credo di averlo fatto lasciando la buccia, ma per sicurezza magari piantatene una intera ed una prelevando i semi dal guscio.

In poco tempo nascerà una simpatica piantina che crescerà rigogliosa. Farà dei fiori non troppo vistosi, tipo legumi per capirci.

Ed a questo punto la cosa più divertente, quando il fiore si trasforma in seme non lo fa nella tradizionale maniera che siamo abituati a vedere. Invece il seme sottilissimo si allunga partendo dal fiore per moltissimi centimetri, andando verso il basso, finchè non trova la terra.

http://commons.wikimedia.org/wiki/Image:Arachis_hypogaea.jpgPenetra il terreno per un paio di centimetri e solo a questo punto si ingrossa e forma la nocciolina come noi siamo abituati a conoscerla. In pratica una pianta di noccioline carica di frutti non assomiglia affatto a quella che immaginavamo, quella che cresce nel giardino di Superpippo, ma è invece piena di questi filamenti che penetrano la terra.

Solo quando la pianta comincia a seccarsi potremo raccogliere le noccioline sotto terra.

È davvero divertente secondo me, chissà perchè a scuola si ostinano ad usare i fagioli per gli esperimenti di scienze delle elementari. Se fossi una maestra comprerei un bel mucchietto di arachidi e i miei alunni mi ricorderebbero per tutta la vita 🙂

Buona domenica.