Normalmente potrei essere catalogato come un “early adopter”, una persona cioè che utilizza le nuove tecnologie non appena queste vengono messe a disposizione del pubblico, se non prima ancora.
Sono stato uno dei primi a comprare un personal computer, ad avere un palmare, ad usare la rete, ad avere un conto online, un’assicurazione, ad usare ICQ e via così…
Ma in realtà questa mia propensione si realizza concretamente solo quando la tecnologia innovativa è anche utile alla mia vita. Non compro un prodotto solo perchè è nuovo, deve anche essermi utile.
Leggo in questo articolo che Gentiloni prevede nel giro di 5-6 anni di soppiantare la vecchia TV analogica con il digitale. E’ un periodo molto lungo e quindi non so dirvi se ha ragione, ma una cosa è certa, al momento non ho nessuna motivazione concreta che mi spinga a sostituire gli apparecchi che ho in casa spendendo un’ingente quantità di denaro. Anzi, sinceramente per il momento penso che l’analogica funzioni meglio, sotto molti punti di vista.
Sono convinto anche che l’attuale tecnologia digitale non sopravviverà per un altro lustro. Penso che nel giro di qualche anno avremo tutta una serie di sviluppi innovativi in questo campo, simili a quanto avviene nel mondo informatico. Probabilmente il TV nella sua versione odierna scomparirà, ma a sostituirlo non sarà questo ibrido digitale che ci stanno propinando ora. Sarà qualcosa di completamente diverso, molto più complesso ed articolato.
Insomma la nuova tecnologia del digitale al momento non è abbastanza nuova per i miei gusti, perciò me ne sto comodo in poltrona ed aspetto “the real thing“.
Condivido e sottoscrivo! In particolare sono scettico riguardo all’alta definizione, una nuova realtà che si è deciso di promuovere – a parer mio – soprattutto per una questione di “maggior controllabilità” (vedi DRM) e di speculazione (Vedi vendita di nuovi apparecchi).
Mentre il passaggio da VHS a DVD portava al consumatore una serie di innegabili vantaggi (qualità di immagine e suoni enormemente migliori, presenza di contenuti speciali, durata nel tempo ecc.) il passaggio da DVD a DVDHD/Blueray porterà ad una quasi impercettibile miglioria visiva (a meno che non si guardi la TV a meno di un metro dallo schermo effettivamente vi sfido a notare certi particolari che l’HD renderebbe notabili). Insomma quanto conviene al consumatore cambiare per l’ennesima volta la propria collezione di DVD solo per avere qualche pixel in più sullo schermo? Credo che la massa non si accorgerebbe nemmeno della differenza. E allora qual’è il problema? Il problema sta nel fatto che non sarà il consumatore a scegliere, ma questa cosa gli verrà imposta contro la sua volontà quando i film cominceranno a girare solo in Blueray, quando il lettore DVD di casa gli si romperà e non troverà altro che lettori Blueray, quando il nuovo PC di casa masterizzerà solo su blueray. Insomma, purtroppo più che un’opportunità certe tecnologie a volte sono una trappola per il consumatore, una tappola architettata ad arte da chi vuole forzare i meccanismi di mercato e libera scelta e alla quale, purtroppo, è quasi impossibile sfuggire
È proprio così. In alcuni casi la resistenza dei consumatori può funzionare come riparo contro questo tipo di sviluppi (vedi Vista), ma in altri non c’è niente da fare. Io tendenzialmente voto con il portafoglio, e cerco di spiegare a tutti quelli che conosco che tipo di fregature si rischia di prendere seguendo certe mode di mercato. Poi ovviamente ognuno è libero di fare come vuole.