Per alcuni mesi, alla fine degli anni ottanta, ho avuto contatti di lavoro con una ragazza anoressica. Quando io l’ho conosciuta era più o meno nelle condizioni della ragazza fotografata da Oliviero Toscani per la campagna contro l’anoressia.
Ovviamente non l’ho mai vista nuda, ma lei veniva in ufficio a volte con minigonne molto molto corte e quando si chinava potevo vedere le ossa del bacino sporgere dai glutei. Le cosce erano più piccole dei miei polsi, il viso scavato, ne ho un ricordo tristissimo.
Pensandoci bene era anche più magra della ragazza delle foto. Se parlando di lei uso il tempo passato non è perchè sia guarita….
Ho letto molti articoli su questa campagna. Ce ne sono di quelli che la sostengono ed altri che invece fanno notare che una persona anoressica guarda quelle foto con occhi diversi dai nostri.
La seppur piccola esperienza diretta che ho avuto tanti anni fa mi fa dire che un’anoressica non vedrà come noi l’orrore in quelle foto, ma saranno per lei un modello di bellezza. So che sembra una cosa assurda eppure vi assicuro che è così. La mia collega si sentiva bellissima, era terrorizzata dall’idea di prendere peso, lei desiderava ardentemente essere esattamente come era, possibilmente più magra.
In genere un’anoressica si rende conto almeno in parte dei problemi di salute che la magrezza comporta, persino dei rischi anche mortali, ma prendere peso sarà sempre una terribile sofferenza. Qualcuna guarisce, dicono, forse quando i problemi che sono alla radice di questa sofferenza vengono meno…
E’ una cosa molto difficile da capire per chi non ci è passato, è troppo facile giudicare dall’esterno, troppo semplice essere superficiali. Bisognerebbe avere l’esperienza, la pazienza di ascoltare. Non c’è niente da capire, non ci sono ragioni o giustificazioni che possano convincerci, c’è solo un percorso da fare per provare blandamente una frazione di quello che provano queste persone. Provate ad avvicinarvi a quel mondo, partite da un blog qualsiasi di una delle tante, saltellate da un blog all’altro, è un viaggio difficile.
Non so se persone in stadi diversi della malattia possono avere guardando quelle foto reazioni diverse, ma ho molti dubbi… Penso piuttosto che la campagna di Nolita potrebbe semmai rappresentare un monito per chi quella strada non l’ha ancora veramente presa, o per quelle famiglie che inizialmente sottovalutano i segnali che arrivano dai propri figli. Ma non so quanto veramente sia utile, tra pochi giorni sarà tutto finito.
Forse, per ognuna di quelle persone, ci vorrebbe una piccola volpe, che si lasci addomesticare….
Bellissima la citazione del Piccolo Principe…
Tu hai ragione. Il più delle volte, quando si tratta di situazioni problematiche, si parla “delle” persone malate, ma non si parla “con” le persone. La campagna di Toscani è inutile. Non è né bella né brutta perché ormai siamo abituati a tutto e l’indignazione è solo una vernice giornalistica. E’ solo di una costosa inutilità.
Aghost in questo post: http://aghost.wordpress.com/2007/09/25/oliviero-toscani-ha-rotto-le-scatole/
ha scritto una cosa che condivido al 100%:
“Fare i manifesti shock con su scritto “no-anoressia” sarebbe come fare i manifesti con “no alla schizofrenia”, “no all’alzheimer” oppure “no al tumore al pancreas”.”
E’ una brutta malattia, con vari stadi. Purtroppo molti tendono a non considerarla tale, a pensare che gli anoressici siano causa del loro male. Come se fosse una scelta loro quella di essere così… Come un malato di cuore che continua a mangiare salato a bere etc
Ma non è così, non c’è scelta, ed uscirne richiede molta fatica, molto aiuto, e una buona dose di fortuna…
Fa male stare accanto a persone con questo problema… vi assicuro… è logorante..ci si sente impotenti… 🙁 che Dio apra gli occhi a queste ragazze fragili… 🙁