Di fronte a storie come quella dei giocattoli cinesi ricoperti di ricca vernice tossica è molto facile gettare il peso della responsabilità sul produttore Cinese.
Facile e anche proficuo, perchè un pò di sana antipatia verso i prodotti del celeste impero può frenare un pochino l’import.
Ma la colpa è davvero dei cinesi?
Io posso accettare che una marca prestigiosa come la Mattel (persino il marchio Fisher Price è coinvolto) possa rivolgersi al mercato cinese per la propria produzione, ma non ammetto che almeno una parte dei soldi provenienti dall’enorme differenziale di prezzo tra il costo cinese e la vendita nei mercati occidentali (la Mattel non pratica certo prezzi da bancarella) non sia dedicata al controllo.
Ma evidentemente così non è. Il ricco margine deve andare il più possibile in utili e i controlli non devono costare troppo, ed il risultato è sotto gli occhi di tutti.
Tutta colpa dei cinesi ?
A quanto apre la Mattel sapeva da mesi….
Non pretenderemmo il suicidio come per il capo cinese, ma almeno una dimissione, che sò, rinunciare a qualche opzione?
http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/topnews/news/2007-08-15_115100064.html
Chissà quanti altri prodotti, figli della globalizzazione, sono un rischio per la salute; aspettiamo con pazienza e come tutte le cose, sollevato il polverone con la Mattel, ricadrà nuovamente il silenzio su questo problema che coinvolge numerosi gruppi multinazionali che producono, a discapito dei consumatori, senza preoccuparsi di effettuare i controlli e ponendosi come unico target di ridurre ulteriormenti i costi per aumentare i loro profitti.
ottime considerazioni. e’ palesemente in atto una campagna mediatica e culturale anti-cina. ma questo non deve far perdere di vista il fatto che nell’episodio citato le responsabilita’ vanno additate alla Mattel.