talos02.JPGNon visitavo la Grecia da tanti anni. Troppi. Per tutta la seconda metà degli anni ottanta io e mia moglie abbiamo passato le nostre vacanze in Grecia, poi, con l’affidamento di quella che poi sarebbe diventata mia figlia, era diventato più semplice fare vacanze italiane e così è stato fino ad ora…

Tornare in Grecia non era previsto, ma è capitata l’occasione, un last minute invitante, e l’abbiamo colta.

Eravamo un po preoccupati. I ricordi a volte superano la realtà e temevamo di veder cancellato lo splendido ricordo che avevamo dei nostri anni passati in Grecia.

Tilos invece ci ha sorpreso positivamente ed ecco quindi il resoconto di questa breve, ma intensa vacanza.

Il last minute lo abbiamo trovato tramite Caesar Tour, un operatore con un semplice ma efficace sito online, consigliato da un’amica. Non stavo cercando un last minute, ma sul sito c’era un allettante link “last second” che porta ad una pagina zeppa di offerte realmente convenienti. Tra le tante c’era quella del Quadriclub Tilos, una settimana tutto compreso, volo e trasferimenti inclusi a 367 euro (a cui si aggiungono tessera club, assicurazione e qualche spesa accessoria). La prenotazione avviene per telefono e in poche ore (grazie al fatto che ho un conto in banca intesa e quindi il bonifico viene visto immediatamente dall’agenzia) sono riuscito a fare la prenotazione. Era lunedì, il giovedì sarei partito. Tutto è avvenuto per telefono, fax e messaggi di posta elettronica. Esperienza molto soddisfacente da questo punto di vista.

La mattina della partenza eravamo convocati ai banchi dell’agenzia dove abbiamo ricevuto i nostri documenti di viaggio.

La compagnia aerea era in questo caso la Neos, una piccola compagnia italiana. Aerei nuovi, personale gentilissimo e cibo a bordo tutto sommato gradevole. Esperienza positiva, la riutilizzerei volentieri, unica pecca il ritardo in partenza di circa due ore.

Una volta arrivati a Rodi siamo stati trasferiti con un pullman (che ci attendeva) ad un piccolo porto dove era pronto il catamarano che ci doveva portare all’isola. Sul catamarano abbiamo trovato i villeggianti provenienti da Milano, piuttosto imbufaliti. I poveretti infatti già da programma arrivano a Corfù con largo anticipo rispetto a noi di Roma, e vengono portati in un giro per la città vecchia. Purtroppo il nostro ritardo aveva fatto saltare l’organizzazione e i poveracci erano stati costretti a vagare per Corfù in attesa che noi arrivassimo.

Il catamarano ci ha portato comodamente e velocemente (credo meno di due ore) all’isola.

Il Quadriclub era esattamente come ce lo aspettavamo. Un piccolo albergo/villaggio ai bordi della cittadina portuale di Livadia. Una struttura senza pretese ma molto ben tenuta. Qualche dettaglio (per esempio i rubinetti) delle stanze potrebbe essere migliorato, ma tutto sommato niente di fastidioso. Le stanze avevano l’aria condizionata e un piccolo frigorifero a disposizione (la nostra aveva anche una specie di angolo cucina che però non abbiamo provato ad utilizzare).

C’è una piccola piscina con qualche lettino intorno (potete vedere tutto nelle foto sulla sezione Flickr del sito), una zona pasti coperta all’aperto, la reception, le stanze in stile tipicamente greco, un campo di pallavolo, il piccolo anfiteatro, una zona per il miniclub.

La spiaggia dista qualche centinaio di metri dall’hotel, tranquillamente raggiungibile a piedi (un pulmino dell’albergo comunque trasportava i più pigri avanti e indietro). Più o meno alla stessa distanza o poco più c’è il centro del piccolo porto di Livadia. Non c’è sabbia, ma ciottoli, nonostante questo ho visto che i numerosi bambini presenti (sotto i 12 anni non pagavano) si sono divertiti moltissimo. L’acqua, proprio per l’assenza di sabbia, è particolarmente limpida e ricca di colori.

Il soggiorno è stato fantastico, tutto era perfetto per noi, proprio come ci piace.

La cucina (cuoco credo egiziano ma che lavora normalmente a Roma) era semplice ma buona (due primi, due secondi, una quantità di contorni e frutta o dolce a fine pasto, mezzo litro di acqua e un soft drink a testa compresi nel prezzo).

In questo periodo l’isola (e l’albergo) non erano affatto affollati. Per la verità l’isola era semi deserta. Un giorno abbiamo affittato una macchina (prezzi dai 35 ai 45 euro al giorno) e girato tutta l’isola e si fa fatica a trovare qualcuno sulle spiaggie (quasi tutte di ciotoli tranne una). Oltre al mare c’è da vedere il bel monastero in cima alla collina (serve motorino o macchina), la cittadina di Megalo Khori, ancora abitata e quella di Mikro Khori, disabitata.

La tranquillità dei luoghi, la natura particolare dell’isola, rocciosa ma stranamente ricca di specie animali e vegetali (abbiamo intravisto anche pavoni ed altri uccelli non proprio comuni dalle nostre parti), la gentilezza di tutto lo staff, il turismo ancora non troppo invadente nell’isola (almeno a luglio) ma abbastanza presente da mettere a disposizione ogni comfort, internet compresa; tutto ha contribuito a far si che questo ritorno in Grecia sia stato per noi splendido.

Non è un’isola adatta agli amanti delle discoteche, delle feste, dei negozi e del casino. Tutte queste cose non ci sono. C’è invece una gran pace, mare splendido, caldo secco e vento….

Speciali i baklavà e gli altri dolci comprati direttamente al piccolo forno di Livadia (migliori di quelli del negozio fronte porto), ottimo il cibo cucinato nei due ristoranti dell’isola dove abbiamo mangiato (ma credo che tutti siano di buon livello), ancora cucinato più per i greci che non per i turisti (pesce pochino, non è un’isola di pescatori ma di contadini, qualcosa c’è ma non in abbondanza).

Non è un posto che può piacere a tutti, per alcuni sarà troppo rustica, per altri troppo turistica, ma per noi era perfetta e se avremo occasione ci torneremo volentieri…