http://commons.wikimedia.org/wiki/Image:Swiss_Model_1929_Ordnance_Revolver_1453.jpg

Sta prendendo piede sempre più l’abitudine ad utilizzare un particolare strumento di finanziamento: la carta di credito revolving.

La cosa potrebbe non essere di per se un problema, ma purtroppo la mia mente malata non può fare a meno di chiedersi quanti degli utilizzatori di questo strumento siano effettivamente consapevoli dei costi che questo tipo di finanziamento comporta.

Cerchiamo prima però di capire di cosa stiamo parlando.

In questo post considererò “carta di credito revolving”  qualsiasi carta di credito che consenta il pagamento rateale degli importi anticipati al titolare.

Ci sono vari sotto-tipi, ma la principale variante è quella che consente di decidere mese per mese se rimborsare tutto il debito oppure rateizzarlo.

Una buona spiegazione sintetica sulle carte revolving si può trovare sul sito del Sole 24 Ore.

Quello che mi interessa ora è invece aumentare la consapevolezza degli utilizzatori sul costo che la rateazione comporta.

Capiamoci, ci sono alcune carte, ed alcune occasioni, in cui una carta di credito revolving può essere non solo accettabile, ma persino competitiva rispetto ad altre forme di finanziamento. Ma in generale ritengo che spesso chi le utilizza non sia davvero pienamente in grado di valutarne gli impatti.

Non mi interessava fare una valutazione piena e precisa dei costi delle varie carte, ne tantomeno metterle a confronto con l’idea di individuare la migliore. Volevo soltanto capire più o meno, mediamente, quanto costa utilizzare un rimborso rateale.

I numeri che citerò di seguito inoltre sono stati ricavati in una mezz’ora di navigazione sui siti relativi il 30 giugno 2007. E’ chiaro che questo tipo di dati cambiano continuamente, non prendeteli quindi come riferimento per scelte o valutazioni sulle varie carte. Nel caso in cui siate interessati a questo tipo di ricerche potrete trovare su Internet tutte le informazioni necessarie.

Quello che voglio far notare ora è soltanto un dato vago, medio, indicativo, ma significativo del costo. Ho visitato i siti di 12 carte di credito revolving, tra le più diffuse ed ho rilevato il TAN e TAEG dichiarati dai prospetti informativi.

Il tasso minimo è intorno al 9%, il massimo supera il 20%, con una media del 15% intorno alla quale si assiepano la gran parte delle carte.

Diciamo quindi per amore di semplicità che una carta revolving costi mediamente un 13%-15% di interesse annuo.

Ora, non è per farmi gli affari vostri, ma se state utilizzando alacremente la vostra carta di credito revolving e contemporaneamente avete un investimendo in fondi, azioni, bot, obbligazioni, dovreste fermarvi un attimo a pensare a quante possibilità ci siano che l’investimento fatto possa rendervi più di quanto vi costi il credito che stateutilizzando con la revolving.

Voglio dire, se state investendo 3000 euro in bot al 4% e avete 3000 euro di debiti sulla revolving al 13%, scusate la crudezza ma siete un po coglioni…. Vendete i bot, pagate il debito, voilà il vostro investimento è passato dal 4% al 13%……

Se proprio non avete soldi per pagare il debito chiedetevi se non c’è un altro modo di avere quel credito a tassi migliori.

Molte banche ad esempio permettono dei fidi bancari o prestiti personali  flessibili con tassi di 5-6 punti migliori di quelli delle revolving.

Oppure cambiate revolving, ce ne sono a tassi simili a quelli dei prestiti personali.

In ogni caso, se facendo mente locale non riuscite a ricordare, o peggio sapete di non sapere affatto quale sia il tasso che vi applicano, correte a controllare, potreste avere la sgradita sorpresa di scoprire numeri vicini al venti per cento.

Controllate e gestite, i soldi sono i vostri !

Se poi non avete capito l’antifona, beh che devo dirvi, ognuno è pur sempre libero di farsi male come vuole 🙂