fiat.jpgIl nostro amico Montezemolo ultimamente non perde occasione per fare prediche.

Peccato che l’imprenditoria da lui rappresentata ha ben poche giustificazioni per poter fare la morale agli altri.

Un esempio? La cara FIAT.

Vogliamo dire che la FIAT è in crisi? Io direi di no, ed il mercato sembra confortare la mia ipotesi.

No, la FIAT non è davvero un’azienda in crisi al momento, anzi, tutt’altro, si tratta di un’azienda in piena espansione su tutti i mercati.

E un’azienda con i conti a posto, in espansione e con prospettive di ulteriore crescita perché mai dovrebbe ricorrere alla cassa integrazione?

Non che negli anni passati fosse andata meglio. Certo lo stato disastrato dell’azienda giustificava maggiormente il ricorso alla cassa, ma le modalità e le motivazioni con cui questa veniva richiesta sono davvero sconcertanti. Bastano 10 minuti di ricerca su internet per trovare cose come:

La Fiat ha fatto di tutto, cassa integrazione a giorni singoli, a settimane, a mesi, smessa e ripresa, alternata, cassa con straordinari, cassa perchè fa caldo, cassa perchè non c’è corrente, perchè non si vende, perchè i piazzali sono pieni, mettete qui un motivo qualsiasi e probabilmente non avrete sbagliato.

L’utilizzo della cassa da parte della Fiat è, e rimane, strumentale al business. E’ uno strumento di competività pagato con i soldi della comunità e sulle spalle dei lavoratori coinvolti.

Certo in alcuni casi la cassa è un sostegno al lavoratore, un ammortizzatore che accompagna una transizione, d’altra parte è per questo che è nata.

Ma quando viene utilizzata per UN giorno (fa caldo, c’è fumo, manca energia) o per dieci, in maniera strumentale ai bisogni dell’azienda diventa solo un modo occulto di finanziare quell’azienda con soldi pubblici.

Per questo direi che sarebbe opportuno seguire il consiglio del buon Montezemolo e smetterla “di pesare sulla spesa pubblica”, magari cominciando dai soldi che in modo o nell’altro spendiamo per aiutare FIAT, a partire dalla cassa integrazione data per motivi irrilevanti allo stato di crisi, ai sostegni indiretti al mercato travestiti da campagne per l’ambiente, ed ai supporti finanziari che la politica ha reso possibili in questo paese…

Predicare è facile, razzolare un po meno.